giovedì 26 novembre 2009

Mani sui fianchi


A cosa stava pensando quando mi prendeva a sberle? Un colpo dietro l'altro, lento, cadenzato, nel silenzio sentivo solo la sua mano bruciare sul mio viso e il rimbombo del ceffone nella mia testa. Quant'è bella ora ansimante con le mani sui fianchi, quel corsetto le strizza le tette all'inverosimile, cosa non darei per poterle toccare strizzare leccare mordere, impossibile. Sono io alla sua mercé, cosa mi farà per portarmi allo sfinimento? Userà prima la frusta o la canna?

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